Cureus | Efficacia della capsaicina all’8% nel trattamento della neuropatia postherpetica (PHN) nei pazienti anziani: a case series

Efficacia della capsaicina all’8% nel trattamento della neuropatia postherpetica (PHN) nei pazienti anziani: a case series



Abstract

Razionale dello studio

La neuropatia postherpetica (PHN) è una comune complicanza dell’herpes zoster, la cui incidenza è pari a 6,46 su 1.000 anni-persona, che incrementa a 15,56% negli ultra75enni. Clinicamente, i pazienti possono presentare dolore spontaneo, prevalentemente urente, profondo e sordo, dolore parossistico e allodinia a stimoli meccanici e/o termici; alcuni pazienti riferiscono un prurito insopportabile.

La PHN persiste in molti individui influenzando le loro attività quotidiane e riducendo la loro qualità di vita. Anticonvulsivanti, antidepressivi e oppioidi sono i farmaci sistemici più utilizzati per il trattamento della PHN. Questi farmaci però dovrebbero essere usati con attenzione nei pazienti anziani o con comorbidità significative.

Recentemente, terapia topiche come la lidocaina o la capsaicina ad alte concentrazioni sono state approvate per il trattamento della PHN. Scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia e la tollerabilità dei cerotti di capsaicina all’8% in una popolazione anziana affetta da PHN.


Metodi

Studio osservazionale, condotto presso il Centro di Terapia del dolore del Policlinico di Bari.

Risultati
Sono stati arruolati, da luglio 2020 a marzo 2021, 9 pazienti (6M,3 F) affetti da NPH. L’età media era di 80 aa (range 73-90).

5 pazienti avevano una localizzazione toracica, 3 una manifestazione a livello della prima branca del trigemino, 1 al braccio destro.

Tutti i pazienti avevano iniziato una terapia con pregabalin alla dose media di 200 mg /die e tapentadolo alla dose media di 80 mg/die.

Tutti i pazienti riportavano allodinia tattile e dolore urente, con una VAS media di 85 (range 80-90). L’incremento della terapia sistemica non provocava beneficio in termini di riduzione del dolore o non era possibile per insorgenza di effetti collaterali, data l’età avanzata e la presenza di comorbidità quali insufficienza renale cronica e/o cardiomiopatia classe NYHA IV ).

In tutti pazienti è stato pertanto applicato per 1 ora un cerotto di capsaicina all’8% previa identificazione della zona di maggior dolore. Solo un paziente ha manifestato un aumento del dolore durante l’applicazione del cerotto associato a rialzo pressorio, che però non ha necessitato di trattamento farmacologico. In tutti i pazienti veniva registrata la scala VAS e la scala del dolore neuropatico.

Sei pazienti hanno riportato una riduzione significativa della VAS (>50%) a 30 gg dal trattamento (media 45, range 35-90), della componente allodinica e dell’area allodinica. A 2 mesi dal trattamento la VAS media è stata 55 (range 30-90), mentre a 3 mesi la VAS media era 75 (range 45-85). 2 pazienti hanno riferito un significativo controllo del dolore dopo 4 mesi. Alla riduzione del dolore si è associato in tutti i pazienti un miglioramento delle attività della vita quotidiana (lavarsi, vestirsi) e della qualità del sonno. La paz con NPH al braccio destro non ha risposta alla prima applicazione, ma la seconda applicazione ad un mese ha dato una riduzione della VAS del  30%.

Nei pazienti che al secondo mese mostravano una ripresa della sintomatologia algica (VAS >70) è stata programmata una seconda applicazione. In tutti i pazienti la terapia orale è stata proseguita.

Nessun paziente ha riportato eventi avversi dopo l’applicazione del cerotto.

Conclusioni

La capsaicina all’8% può rappresentare una scelta nel trattamento della PHN in una popolazione di pazienti anziati, con un buon profilo di efficacia, tollerabilità e sicurezza.

Bibliografia

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non-peer-reviewed

Efficacia della capsaicina all’8% nel trattamento della neuropatia postherpetica (PHN) nei pazienti anziani: a case series


Author Information

Mariateresa Giglio Corresponding Author

Department of Anaesthesiology, University of Bari Aldo Moro, Bari, ITA

Angela Preziosa

UO Anestesia e Rianimazione 2, Deto, Policlinico Universitario Bari, Bari, ITA

Filomena Puntillo

Department of Intedisciplinary Medicine, University of Bari Aldo Moro, Bari, ITA


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